La salvia è una pianta molto diffusa sia per il suo uso in cucina che per quello farmaceutico ed è facilmente riconoscibile dal forte odore balsamico e dal gusto tipicamente amarognolo.

Essa si presenta come un arbusto eretto e ramificato con foglie picciolate a forma lanceolata di colore bianco verdastro dovuto a piccoli peli bianchi lanosi che le rendono rugose al tatto.

La salvia possiede numerose proprietà curative:

  • Antipiretiche
  • Diaforetiche (per ridurre la sudorazione)
  • Colagoghe (per favorire il deflusso della bile)
  • Antispastiche (per rilasciare la muscolatura intestinale e viscerale)
  • Ipoglicemizzanti
  • Antisettiche
  • Antiossidanti
  • Estrogeniche (contiene fitoestrogeni)

Ma i suoi usi terapeutici sono per lo più come antispastico nel trattamento di disturbi digestivi grazie alla presenza di terpeni e flavonoidi, come antisettico nelle irritazioni del cavo orale e nell’igiene dei denti e come diaforetico.

Nonostante sia una pianta dalle mille qualità e dai mille usi, essa presenta però anche un’elevata tossicità. L’olio essenziale contiene infatti tuione che, se somministrato per via orale, può dare deterioramento fisico e mentale con convulsioni a dosi inferiori ai 30 mg/Kg.